- Maggio 27, 2025
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Il Nuovo Bianchi: Viaggio Lib(e)ro
Napoli, Sala Giunta Palazzo San Giacomo 26 maggio 2025
Gli Alunni della IV Primaria nel Progetto di lettura Cerimonia di Premiazione: Il libro come simbolo“Il libro è una cosa: lo si può mettere sul tavolo e guardarlo soltanto. Ma se lo apri e leggi diventa un mondo”
Lo diceva Leonardo Sciascia.
Ed aveva ragione.
Un libro può essere il rifugio, può essere la salvezza, l’evasione, il sogno, la ricchezza fantastica, l’insegnamento, la morale …
Un libro ci fa vivere più vite, ci apre gli orizzonti del tempo e dello spazio, ci illumina nel buio di alcune fasi della nostra vita.
Vedete, ho portato avanti tante iniziative culturali, formative e sociali nella mia vita di docente, di dirigente e di donna … ma forse il percorso che mi ha coinvolta di più è questo coraggioso progetto di educazione alla lettura e alla interpretazione di un testo che è “Viaggio libero”, sponsorizzato dalla casa ed. Graus, emanazione dell’analogo progetto che proposi a Mario Guida “Leggiamoci fuori scuola”.
Vedete, pochi giorni fa leggevo quanto questo psicologo, che oggi va tanto di moda, Crepet, diceva a proposito dei giovanissimi.
I giovani devono imparare l’importanza della parola, l’arte di argomentare un punto di vista, la capacità e l’orgoglio nel proporre le proprie idee … infatti, sempre secondo lo psicologo Crepet, le capacità relazionali e di comunicazione dei ragazzi sembrano oggi diminuire vertiginosamente, così da lasciar spazio ad un profondo impoverimento ed appiattimento culturale ed emotivo, che rende i rapporti umani sempre più sterili e privi di empatia …”
E qui interviene il nostro progetto, vincente sotto tutti i punti di vista …
Attraverso la lettura, spingiamo i ragazzi a comprendere l’importanza della parola e l’arte di argomentare il proprio punto di vista in merito all’interpretazione del libro scelto dai docenti per loro e affrontato nella lettura.
Diamo ai giovani la capacità di relazionarsi e di comunicare, sia durante la lettura del testo nelle singole scuole, sia negli incontri collettivi in cui i ragazzi si confrontano fra studenti di scuole di matrici diverse.
Soprattutto diamo loro la capacità di relazionarsi evitando la sterilità di rapporti umani freddi e autoreferenziali.
Una vera festa della Cultura, quindi, nella quale il libro diventa simbolo di unione, di protagonismo positivo, di possibilità di vivere altre vite.
Grazie Pietro Graus, grazie Giusy, grazie Alessia Cherillo.
Grazie ai ragazzi e ai loro Docenti
Angela Procaccini